lunedì 31 ottobre 2016

IL TERREMOTO E LA PSICHE. D. DI CESARE, Terremoto, il sussulto arcaico che ci lesiona dentro, CORRIERE DELLA SERA, 30 ottobre 2016

D’un tratto le pareti vibrano. Prima in modo quasi impercettibile, quindi con più forza. Rumori cupi e inconsueti squarciano lo spazio dell’intimità. Come per avvertire, per segnalare quel che sta accadendo. No, non è un malessere individuale, né un capogiro.

venerdì 28 ottobre 2016

SOCIOLOGIA ECONOMICA. A. FRANZI, Luca Ricolfi: «La caduta di Berlusconi è stata pilotata. Ma oggi stiamo peggio che nel 2011», LINKIESTA, 13 ottobre 2016

Cinque anni fa. Ancora una decina di giorni e si sarebbe materializzata l'immagine che ha restituito meglio di tutte (o peggio) la considerazione con cui veniva trattata in quei mesi l'Italia a livello internazionale: i risolini di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy in risposta a una domanda sulla capacità dell'ultimo Governo guidato da Silvio Berlusconi di realizzare le riforme chieste dall'Unione Europea. Il 23 ottobre 2011. Cinque anni fa, oggi, quell'immagine non c'era ancora ma il destino di quel Governo di centrodestra era ormai segnato.

SETTE SUPERSTIZIONI MAGIA OGGI. N. PENNA, L’ultima beffa della santona Mereu: dopo il no della Gam riceve i seguaci in un condominio a nord di Torino, LA STAMPA, 28 ottobre 2016

«Il cortisone? Rovina sempre tutto. Non voglio parlare male degli altri medici, ma sono obbligata, vedendo cosa vi hanno combinato». Gabriella Mereu, la santona sarda della terapia verbale, alla fine ce l’ha fatta: da ieri mattina è a Torino per visitare e incontrare decine di pazienti. E lo farà sino a sabato. Oltre 150 erano presenti ieri sera nella saletta recuperata all’ultimo minuto in Barriera di Milano, in via Ponchielli 26, al piano terra di uno dei palazzi popolari. Una «scelta d’emergenza», dopo il no della Fondazione Torino Musei e di Villa Vela, il bar scelto mercoledì sera per non spostarsi troppo dalla Gam, dov’era già stato dato appuntamento ai pazienti mesi fa, che ha negato di aver dato disponibilità del suo dehors. 

domenica 23 ottobre 2016

GIOVANI FAMIGLIA E SOCIETA' ITALIANA. Gli italiani "preferiscono" la mamma: il 67% degli under 35 vive a casa, LA REPUBBLICA, 22 ottobre 2016

MILANO - Meno poeti, santi e navigatori, ma sicuramente più mammoni. Colpa della crisi, ma anche di una cultura che non ha paragoni nel resto del mondo, il 67,3% degli italiani tra 18 e i 34 anni vive ancora in casa dei genitori.Un trend che non accenna a invertire la rotta e, anzi, cresce di anno in anno: tra quanti vivono a casa, infatti, solo il 20% si dichiara disoccupato (un dato sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni), mentre il 25% ha un lavoro a tempo indeterminato, ma preferisce comunque le comodità di casa. In assoluto il 42% dei "mammoni" è rappresentato dagli studenti.

NEUROSCIENZE E NEURODELIRI, CORBELLINI, CONTI, Ma non perdiamo la testa, IL SOLE 24 ORE, 16 ottobre 2016

Tre anni fa il neuroscienziato e divulgatore David Eagelman pubblicò un manifesto sulla divulgazione scientifica, discusso su queste pagine (II Sole 24 Ore-Domenica, 11 agosto 2013), dove chiamava i neuroscienziati a un impegno civile per evitare che le neuro-scienze, sempre più oggetto di attenzioni mediatiche, entrassero nel tritacarne della pseudoscienza. In altre parole, per aiutare i cittadini a capire quali sono le sfide della ricerca, ma anche i limiti, quindi a orientarsi e non essere ingannati da ciarlatani. Le malattie neurologiche e psichiatriche sono particolarmente devastanti e, date le crescenti attese, è prevedibile un'incursione di imbroglioni.

sabato 22 ottobre 2016

MASS MEDIA. COMUNICAZIONE DI MASSA. SOCIAL NETWORK. TELEGIORNALISMO E CASI GIUDIZIARI. REDAZIONE, Veronica Panarello in un video inedito di «Quarto Grado», CORRIERE DELLA SERA, 22 ottobre 2016



Ecco un tipico esempio di come vengano trattati casi giudiziari estremamente delicati da programmi televisivi italiani. La dimostrazione di come sia impossibile avere la meglio su chi gestisce questi strumenti di umiliazione e mortificazione della condizione umana che, in alcuni casi, appare già
fortemente segnata da forme di disagio ed alienazione.

http://video.corriere.it/veronica-panarello-un-video-inedito-quarto-grado/b67637fa-9834-11e6-bb29-05e9e8a16c68


domenica 16 ottobre 2016

FILOSOFIA E CRITICA DEL PRESENTE. UN SAGGIO DI A. BADIOU. M. BASCETTA, Il custode dell’Idea nel mondo di Peter Pan, IL MANIFESTO, 1 ottobre 2016

È un libro che va letto, ma un libro piuttosto irritante, questo La vera vita di Alain Badiou (Ponte alle Grazie, pp.110, euro 15). Come, del resto, lo sono tutti gli scritti che si rivolgono ai «giovani». Per metterli in guardia. Per indicare la via. Per consigliare e suggerire. Chiunque conservi una memoria precisa della propria giovinezza (ma è tra le imprese quasi irrealizzabili) dovrebbe correggere così l’incipit, citato fino alla nausea, di Aden Arabia : «avevo vent’anni e non avrei permesso a nessuno di pontificare sulla mia condizione». Ricorderebbe, chi mantenesse questa memoria, un’avversione incontenibile verso ogni classificazione della propria esperienza, verso ogni definizione della propria soggettività. Il desiderio, al contrario, di appropriarsi di pagine o di parole di cui non si è il destinatario previsto, e precisamente per questo.

SOCIOLOGIA OGGI IN ITALIA. F. ANTONELLI, Una disciplina alla prova del presente. Intervista con la sociologa M. C. Federici, IL MANIFESTO, 6 ottobre 2016

«Non rinchiuderti nelle tue stanze, Partito, resta amico dei ragazzi di strada». Questo verso del poeta russo Vladimir Majakovskij, che il film sulla vita di Peppino Impastato I 100 passi ha reso famoso presso il grande pubblico, sembra fare perfettamente al caso della sociologia italiana.

PSICOLOGIA . IL DIALOGO NELL'ERA DEI SOCIAL NETWORK. UN SAGGIO DI S. TURKLE. B. VECCHI, I dialoghi sconnessi nel mondo fluido della Rete, IL MANIFESTO, 6 ottobre 2016

Il terrore dei silenzi durante una conversazione, l’angoscia che toglie il respiro quando viene rivolta una richiesta di attenzione; o quando l’argomento del dialogo con amici, familiari, amanti richiede impegno e concentrazione. Infine la paura della solitudine. Questa la cornice cesellata da Sherry Turkle nell’ultimo saggio La conversazione necessaria (Einaudi, traduzione di Luigi Giacone, pp.447, euro 26) dedicato al dialogo nell’era digitale. Un libro che rivela l’ostilità verso un mondo, quello contemporaneo, dove ogni aspetto della vita privata e sociale deve chinarsi all’algida tendenza a rendere tutto calcolabile. Ma anche un atto di amore, a volte dal sapore melenso, verso l’attitudine delle discipline umanistiche a fornire strumenti per comprendere una realtà dove siamo Insieme ma soli, come titolava un altro saggio di Turkle pubblicato da Codice edizioni.

STORIOGRAFIA OGGI. UN SAGGIO DI S. CONRAD. M. NANI, Appunti per un viaggio di andata e ritorno dal globale al locale, IL MANIFESTO, 13 ottobre 2016

La «storia globale» è ormai all’ordine del giorno anche in paesi come il nostro, resi culturalmente semi-periferici e dunque subalterni da decenni di disinvestimento e cattiva gestione delle istituzioni della ricerca e della formazione. Non a caso non figurano contributi di studiosi italiani nei tre volumi finora usciti della traduzione per Einaudi della Storia del mondo (sui sei previsti). Oltre a quest’ultima ponderosa opera, a testimoniare della diffusione dell’interesse fra ricercatori, docenti e studenti, ma anche in un pubblico più ampio, è ora la pubblicazione presso Carocci di Storia globale. Si tratta di «un’introduzione», come recita il sottotitolo, a questa recente tendenza storiografica, stesa da uno dei suoi più accreditati esponenti, il tedesco Sebastian Conrad, specialista di storia tedesca e nipponica che insegna alla Freie Universität di Berlino ed autore di una nuova sintesi problematica, What is global history?, per i tipi della Princeton University Press.

STORIOGRAFIA E ANTROPOLOGIA. UN SAGGIO DI S. GRUZINSKI. C. VERCELLI, Conquistati e conquistatori, IL MANIFESTO, 13 ottobre 2016

Nello spazio globale, quello contrassegnato dal perenne schiacciamento su una sorta di eterno presente, c’è ancora una funzione collettiva per la storia o non rischia di passare l’idea di una storia «a propria misura», come le costruzioni con i mattoncini del Lego?

FILOSOFIA ANTROPOLOGIA ECONOMIA. MARX. UNO STUDIO RECENTE. G. LIGUORI, L’operosità del Moro negli ultimi anni della sua intensa vita, IL MANIFESTO, 12 ottobre 2016

Siamo alla vigilia del centenario della Rivoluzione russa e dell’ottantesimo anniversario della morte di Gramsci. La «rivoluzione contro il Capitale», la celebre espressione gramsciana che lega uno dei massimi eventi politici del Novecento alla interpretazione antideterministica e antieconomicistica del marxismo, torna alla mente leggendo il recente libro di Marcello Musto,L’ultimo Marx 1881-1883. Saggio di biografia intellettuale (Donzelli, pp. 148, euro 24).

ANTROPOLOGIA CULTURALE. TEORIE DEL GENERE. M. MEAD. V. RIBEIRO COROSSACZ, Margaret Mead, quando i ruoli sessuali erano complementari, IL MANIFESTO, 11 ottobre 2016

Pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1949, Maschio e Femminadell’antropologa Margaret Mead è ora riedito per i tipi de Il Saggiatore (pp. 410, euro 28), che lo aveva pubblicato nel 1966 nell’attuale traduzione. Si tratta di un classico dell’antropologia, che ebbe un grande successo di pubblico, e in particolare di un testo di riferimento per quella che sarà la futura antropologia di genere, sviluppatasi proprio dalla ricezione del lavoro di Mead. Il volume, che può essere utilmente affiancato al testo divulgativo Margaret Mead. Quando l’antropologa è donna, a cura di Silvia Lelli (2016), presenta materiali e riflessioni basati su diverse campagne etnografiche, condotte tra il 1925 e il 1939 presso sette popolazioni del Pacifico meridionale e occidentale: i samoani (Polinesia), i manus, gli arapesh, i mundugumor, i ciambuli (Nuova Guinea), gli iatmul (Papua Nuova Guinea) e i balinesi. L’oggetto di queste ricerche sul campo sono quelli che l’autrice stessa definisce i problemi su cui ha meditato tutta la sua vita professionale, ovvero cosa siano mascolinità e femminilità.

mercoledì 12 ottobre 2016

VIDEO PSICOLOGIA. L. MECACCI PRESENTA WATSON E IL COMPORTAMENTISMO


L. MECACCI PRESENTA
WATSON E IL COMPORTAMETISMO

PRINCIPI DEL COMPORTAMENTISMO APPLICATI
NELLA PUBBLICITA'

https://loyoladigitalmediaseungbrennahogan.wordpress.com/2013/01/21/th-jpg/

lunedì 10 ottobre 2016

MODE E TENDENZE NELLA DIDATTICA. V. SANTARPIA, L’insegnamento capovolto, quando la scuola diventa creativa I metodi più originali, CORRIERE DELLA SERA, 10 ottobre 2016

Prendi un’aula di scuola, mettici un gruppo di studenti e un insegnante volenteroso, sposta i banchi per creare delle isole di lavoro, aggiungici una buona dose di tecnologia e miscela il tutto dando spazio alle idee. Ecco la ricetta per una flipped classroom, una classe capovolta: ce ne sono 800 in tutta Italia e, lungi dall’essere una specialità per «smanettoni» di computer e Internet, rappresentano una novità didattica che si sta allargando a macchia d’olio, come ha dimostrato il primo meeting di pratiche didattiche capovolte che si è svolto venerdì scorso nell’Auditorium Massimo di Roma. Parola d’ordine: spazio agli studenti, che creano la lezione insieme al professore, lavorando e collaborando alle ricerche e all’approfondimento, e non restano immobili e annoiati ad ascoltare ore di monologhi. Straordinario a dirsi, difficile a farsi.

giovedì 6 ottobre 2016

PEDAGOGIA. INCLINAZIONI E CRITICA DELLA RETTITUDINE. UN SAGGIO DI A. CAVARERO. F. RIGOTTI, Adriana Caravero. Inclinazioni, DOPPIOZERO, 4 marzo 2014

Nell'affastellarsi delle mie letture matte e disperatissime (si parva licet) avevo sulla scrivania, nei giorni scorsi, ovvero nella seconda metà del gennaio 2014, tre libri di cui portavo avanti la lettura alternandone i capitoli. Seguo infatti nel lavoro intellettuale la dietetica del pensiero (diaetetic des Denkens) di Kant, che consigliava, in caso di saturazione dello spirito, di variare la vivanda mentale. Così, per resistere alla fatica e mantenere la concentrazione, anche io vario la dieta.


FESTIVAL DI SOCIOLOGIA E DI PSICOLOGIA IN UMBRIA. NESSUNO LO SA, SOPRATTUTTO LA SCUOLA. 6 ottobre 2016

http://kikukula5.blogspot.it/2016/10/festival-di-sociologia-e-di-psicologia.html

lunedì 3 ottobre 2016

MOSTRA FOTOGRAFICA SULLA FAMIGLIA. FOLIGNO. UMBRIAWORLDFEST.IT 2016

Dal “Ritratto di famiglia di una città” ne nascerà una mostra fotografica, nell’ambito di Umbria World Fest, che verrà esposta a Palazzo Trinci, insieme a mostre di fotografi internazionali.

INTEGRAZIONE MULTICULTURALE. ESPERIMENTI SOCIAL. FIRENZE. LA REPUBBLICA, "Sono cinese, sono italiano: ma abbracciami come essere umano": l'esperimento in piazza a Firenze, 3 ottobre 2016

In piedi, bendato, in piazza della Signoria a Firenze. Con un cartello in italiano e in inglese: "Sono cinese, sono italiano, ma abbracciami semplicemente come un essere umano". E' l'esperimento dell'Unione giovani italo-cinesi. Massimiliano, un ragazzo cinese cresciuto in Italia, con gli occhi bendati fa così un salto di fiducia verso il prossimo. Tende le braccia allo sconosciuto, indifferentemente dalle sue origini, dalla sua storia, dalla sua religione o cultura. "Il messaggio - spiega l'Ugic - è che in fondo siamo tutti semplicemente esseri umani e dovremmo abbracciarci per solidarietà e amicizia, sconfiggendo così i pregiudizi e gli stereotipi spesso generati dalla superficialità della società e dei mezzi di comunicazione di massa". Montaggio di Irene Saccenti




GUARDA IL VIDEO: http://video.repubblica.it/edizione/firenze/sono-cinese-sono-italiano-ma-abbracciami-come-essere-umano-l-esperimento-in-piazza-a-firenze/254012/254216?ref=HRESS-3