venerdì 28 ottobre 2016

SETTE SUPERSTIZIONI MAGIA OGGI. N. PENNA, L’ultima beffa della santona Mereu: dopo il no della Gam riceve i seguaci in un condominio a nord di Torino, LA STAMPA, 28 ottobre 2016

«Il cortisone? Rovina sempre tutto. Non voglio parlare male degli altri medici, ma sono obbligata, vedendo cosa vi hanno combinato». Gabriella Mereu, la santona sarda della terapia verbale, alla fine ce l’ha fatta: da ieri mattina è a Torino per visitare e incontrare decine di pazienti. E lo farà sino a sabato. Oltre 150 erano presenti ieri sera nella saletta recuperata all’ultimo minuto in Barriera di Milano, in via Ponchielli 26, al piano terra di uno dei palazzi popolari. Una «scelta d’emergenza», dopo il no della Fondazione Torino Musei e di Villa Vela, il bar scelto mercoledì sera per non spostarsi troppo dalla Gam, dov’era già stato dato appuntamento ai pazienti mesi fa, che ha negato di aver dato disponibilità del suo dehors. 



Medicine bandite  
Il nuovo indirizzo è arrivato via Facebook, con un messaggio privato. Tutti invitati, tranne i giornalisti. «Il male, come i medici e le medicine». Mica servono per curare: bastano le gocce, i fiori di Bach, sei volte al giorno per sei mesi. Per fare la diagnosi non le servono esami del sangue, anamnesi o raggi: alla Mereu basta stare a piedi scalzi e ascoltare i sintomi per dare sentenze e prescrivere cure omeopatiche. «Hai un eczema? Colpa di tua madre. Hai problemi alla parte sinistra del corpo? Tuo padre si è comportato male con te. Soffri di secchezza e oppressione? Problemi di coppia. L’ansia? Sono i medici a fartela venire con le loro diagnosi. Che ci andate a fare?». 

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Parlare con i presenti è praticamente impossibile: sono altamente suggestionati da un rapporto di dipendenza con il guaritore, in cui credono ciecamente. La maggior parte di loro ha abbandonato la medicina tradizionale: c’è chi in modo fiero dice di non prendere più farmaci da sette anni, chi conosce a memoria i dosaggi dei fiori di Bach e chi è all’ultima spiaggia. I casi più gravi se li tiene per lo «studio». Una ragazza si è presentata con un forte dolore alla schiena da cui non riesce a guarire in nessun modo. Ha fatto visite, visto ortopedici e pure osteopati. 

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Per lei serve qualcosa di più di un consulto di gruppo. «Vieni in studio domani da me», le dice la Mereu, «troviamo la soluzione». Uno «studio» proprio qui a Torino, dove è stata denunciata dall’Ordine dei medici, probabilmente appoggiandosi ancora una volta a Natalia Bocharnikova, l’operatrice olistica che ha organizzato gli appuntamenti in città e che sabato ospiterà nel suo negozio di via Fattori un workshop, in cui la Mereu insegnerà a curare con la terapia verbale. 





Terapie via mail  


Intorno alla santona c’è un gruppo di fedelissimi. La saletta era circondata da sentinelle che controllavano ogni persona che entrava, e all’uscita ricordavano di lasciare «un’offerta per l’affitto della sala». Come fare per parlare direttamente con la Mereu? «Basta un messaggio privato su Facebook o una mail: io vi rispondo e guarisco anche così», si vanta. Andando contro a tutti quelli che sono i precetti della professione medica, di cui lei stessa dice di far parte, come di aver presentato ricorso per essere riammessa all’albo. 

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