giovedì 31 agosto 2017

SOCIETA' IN EUROPA. GERMANIA E IL DIRITTO AL SUICIDIO. C. TROILO, Riconosciuto in Germania il diritto al suicidio. Altre novità dal mondo, L'ESPRESSO, 2 giugno 2017

Germania, diritto al suicidio
La news letter Bundeszentralstelle Patientenverfügung riferisce sul caso di Bettina K, una cinquantenne   che nel 2002, a seguito di un incidente di macchina, era rimasta paralizzata dal collo in giù ed aveva dolori  insopportabili. Dopo che i medici le avevano pronosticato la possibilità di vivere ancora 15 anni, Bettina aveva deciso di morire ed aveva chiesto alla competente Autorità per i farmaci di avere una dose di Natrium-Pentobarbital, un farmaco mortale.

SOCIETA' IN EUROPA. OLANDA. C. TROILO, Eutanasia in Olanda: dopo 15 anni bilancio positivo e tendenza a consentirla per demenza o stanchezza di vivere. L'ESPRESSO, 30 agosto 2017

La commissione nazionale olandese (articolata in cinque commissioni regionali) incaricata dal governo di vigilare sulla corretta applicazione della legge che nel 2002 ha legalizzato l’eutanasia ha redatto un rapporto di sintesi sull’anno 2015.
Segnalo alcuni degli aspetti più interessanti del rapporto, ringraziando il dirigente olandese della Associazione Luca Coscioni, Johannes Achterberg, che ha tradotto il documento in italiano.

domenica 20 agosto 2017

SOCIETA' DELLO SPETTACOLO TELEVISIONE MASS MEDIA. MTV. D. FUSARO, MTV, testa d’ariete della pedagogia mondialista, IL FATTO, 17 agosto 2017

Nel processo di infantilizzazione della società e di conversione forzata delle nuove generazioni al mito capitalisticoglobalizzato ha svolto un ruolo di prim’ordine lo spettacolo permanente della civiltà dei consumi, segnatamente l’emittente Mtv (Music television) negli anni Novanta e Duemila, apice di quello che Debord ebbe a definire il degrado spettacolare mondiale americano di ogni cultura”.

sabato 19 agosto 2017

ECOANTROPOLOGIA. UNA INTERVISTA CON P. DESCOLA. M. NIOLA, L' ECOANTROPOLOGIA 'ANIMALI, PIANTE E NATURA: ECCO I DIRITTI DELL' AMBIENTE', LA REPUBBLICA, 10 agosto 2011

L' antropologia di Lévi-Strauss era una grande teoria sull' uomo. L' antropologia di oggi invece deve andare al di là dell' umano. L' uomo da solo non le basta più. Perché natura e cultura sono una sola cosa. Società e ambiente una sola casa. Le neuroscienze, l' etologia, la genetica, l' ecologia parlano chiaro. Noi bipedi col dono della parola non siamo l' ombelico del mondo, ma una parte del vivente, che ci piaccia o no. Sorride sornione Philippe Descola. 

SOCIOLOGIA E ANTROPOLOGIA DEL TERRORISMO ISLAMICO. A. M. MERLO, L’antropologo Chebel: giovani abbandonati seguono i fanatici, IL MANIFESTO, 10 gennaio 2015

Malek Che­bel è un antro­po­logo delle reli­gioni e filo­sofo, che ha dedi­cato la sua opera a far cono­scere l’islam all’occidente e a pro­porre un “islam illu­mi­ni­sta” (Mani­fe­ste pour un islam des Lumiè­res, Hachette, 2004). Nel 2009 ha pub­bli­cato una nuova tra­du­zione del Corano e lungo la sua lunga car­riera di sag­gi­sta si è occu­pato anche dell’erotismo e del rap­porto tra islam e corpo. Lunedi’ sarà in libre­ria il suo nuovo libro, L’inconscient de l’islam (ed.Cnrs).

SOCIOLOGIA E ANTROPOLOGIA DEL TERRORISMO ISLAMICO. E. MARTINI, Renzo Guolo: il «vuoto» del rapper col kalashnikov, IL MANIFESTO, 10 gennaio 2015

Da rapper a jihadista il salto può sembrare iperbolico. Eppure può essere molto breve, nella «modernità liquida». Il professore Renzo Guolo, ordinario di Sociologia e Sociologia delle religioni presso le Università di Trieste, Padova e Torino, spiega i motivi per i quali un giovane che nasce e cresce nel cuore dell’Europa può sentirsi affascinato e redento dal radicalismo islamico.

SOCIOLOGIA E ANTROPOLOGIA DEL TERRORISMO ISLAMICO. DI MOTOLI P., «Paesaggi mentali» del jihadista, IL MANIFESTO, 13 gennaio 2015

Farad Khosrokhavar, sociologo franco-persiano, è direttore di ricerca del EHESS (Istituto studi di scienze sociali) di Parigi. Assieme al sociologo britannico Jim Beckford ha svolto negli scorsi anni una ricerca comparativa sui musulmani in carcere tra Francia e Gran Bretagna. Dal corpus di testimonianze l’autore ha poi «estratto» quindici interviste in profondità a giovani rinchiusi nelle carceri francesi per crimini legati ad attività terroristiche. Questi 15 giovani hanno accettato di essere intervistati fornendo un documento utile per comprendere la soggettività e il «paesaggio mentale» di un islamista radicale che solitamente scompare per lasciare spazio al terrorista. Le interviste sono pubblicate in un testo edito da Grasset intitolato «Quand Al-Qaida parle».

giovedì 10 agosto 2017

METEOPATIE E PREDIZIONI. UN NUOVO STUDIO. S. U. I doloretti meteopatici non esistono: la pioggia riduce artrite e reumatismi, IL SOLE 24 ORE, 9 agosto 2017

hi di noi non ha un punto debole meteopatico? Per qualcuno è la caviglia, per qualcun altro il polso, per altri ancora la spalla. Insomma un punto che diventa dolorante e che al tempo stesso fa di noi dei preveggenti del tempo. Se scatta il dolore vuol dire che da lì a poche ore comincerà a piovere. Ora però uno studio rischia di mandare in fumo decenni di racconti e memorie familiari in cui acciacchi fisici e metereologia si saldano. Non nel senso di mettere in discussione questo legame, ma di ribaltarlo.

PSICOLOGIA. UN SAGGIO DI P. BLOOM. P. LEGRENZI, I danni morali dell’empatia, IL SOLE 24 ORE, 5 agosto 2017

Nel 2001 Joshua Greene, dell’Università di Harvard, pubblica su Science una ricerca che è divenuta un classico degli studi sulle basi neurali dei dilemmi etici. Greene ha presentato ai suoi soggetti storie come quella, celeberrima, concepita come esperimento mentale nel 1967 da Philippa Foot: «Una locomotiva sta per travolgere cinque operai. Puoi intervenire su uno scambio e deviare la locomotiva su un altro binario uccidendo un solo operaio. Che cosa fai? Uccidi un operaio e ne salvi cinque, oppure non fai nulla?». La grande maggioranza delle persone preferisce deviare la locomotiva.

martedì 8 agosto 2017

ADOLESCENZA E DEPRESSIONE. G. RIOTTA, Adolescenti solitari e depressi, è la gioventù bruciata della generazione iPhone, LA STAMPA, 8 agosto 2017

A New York, dove Broadway incontra Columbus Circle e il Trump International Hotel che, infine, i contestatori si son stancati di picchettare, una giovane coppia attraversa di buon passo, con due bimbi. Lei, vestitino rosa, forse quattro anni, cammina con gli occhietti fissi allo schermo di un cellulare dove scorre Winnie the Pooh. Il fratellino di due anni sul passeggino, serissimo, è immerso su un altro iPhone. La madre ride «A casa si arrabbiano con la tv, passano la mano sul video scambiandolo per un iPad e si scocciano perché non mutano le immagini». L’ilarità della signora mi colpisce, perché tra pochi giorni uscirà in America «iGen», saggio della psicologa Jean Twenge, docente a San Diego University, e mentre ne leggo le bozze la rivista Atlantic anticipa un capitolo, buttando nella costernazione milioni di genitori.  

LE RIFORME AZIENDALISTICHE DELLA SCUOLA ITALIANA E IL TRIONFO DELL'IMPRENDITORE DI SE STESSO. L. MARCHETTI, La ministra, Freud e il grande furto del tempo, IL MANIFESTO, 8 agosto 2017

In un magnifico saggio degli inizi del ‘900, Freud attribuiva alcuni casi di suicidio fra i liceali viennesi, non alla famiglia o agli amici, ma alla scuola «al di sotto del proprio compito, quello di creare nei giovani il piacere di vivere e l’interesse per la vita».

AL TEMPO DELLA SOCIETA' DELL'OMOLOGAZIONE REALIZZATA. D. FUSARO, Consumismo, nessuno è se stesso. E’ l’omologazione di massa, IL FATTO, 8 agosto 2017

Strano tempo, il nostro. È, oltretutto, il tempo in cui l’elogio, sempre ribadito, dell’individuo trapassa senza soluzione di continuità nell’annullamento dell’individuo per il tramite della sua integrazione nel mondo totalmente amministrato della tecnica e del consumo. Si ha, così, il trionfo di una realtà irreale e inautentica in cui – con le grammatiche heideggeriane di Essere e Tempo (§ 27) – “ognuno è gli altri e nessuno è se stesso”. La nostra è, effettivamente, la prima società del consenso di massa e dell’omologazione di massa: ognuno pensa come si pensa, vive come si vive, desidera come si desidera e, non in ultimo, dissente come si dissente.

SCUOLA E NUOVE TECNOLOGIE. P. DI STEFANO, L’audiolibro e le promesse non mantenute dell’e-book, CORRIERE DELLA SERA, 7 agosto 2017

https://kikukula5.blogspot.it/2017/08/scuola-e-nuove-tecnologie-p-di-stefano.html

domenica 6 agosto 2017

SCRITTORI E SCIENZE UMANE. LEOPARDI. A. A. PAOLINI, Un Sistema per pensare da sé, IL SOLE 24 ORE, 24 luglio 2017

Miei carissimi Italiani ed Europei
Io v’amo ogni giorno di più. Le ultime pregiate vostre, le grandi manifestazioni d’affetto per me, l’impresa della casa di Silvia, i festeggiamenti per il mio 219° dì natalizio (ai 29 giugno) e, tra pochi giorni (ai 28 luglio), per i duecento anni del mio Zibaldone, il convenire in Recanati di studiosi (ai 27-30 settembre) per discorrere dell’influenza che ho avuto sul secolo scorso (io rido, e terribile ed awful è la potenza del riso, caro Tommaseo, tu che di me scrivevi: «Nel dumila il Leopardi non avrà d’eminente nell’opinione degli uomini nè anco la spina dorsale, perchè i bachi della sepoltura gliel’avranno appianata»), tutto ciò mi dimostra che la nostra cara amicizia è viva. 

SCIRTTORI E SCIENZE UMANE. G. SIMONETTI, La letteratura circostante, IL SOLE 24 ORE, 30 luglio 2017

La letteratura circostante è la letteratura a noi contemporanea, quella che nasce oggi e oggi entra a far parte del circuito della comunicazione. È fatta dei libri che abbiamo intorno, quelli che troviamo negli scaffali delle librerie (magari tra le novità) e non solo in quelli delle biblioteche. Spesso è organizzata in generi che hanno molti secoli di vita, come il romanzo, o la poesia lirica; anche per questo tendiamo a leggerla in continuità con la letteratura del passato, e soprattutto con quella del Novecento, che ci è più vicina. 

SCRITTORI E SCIENZE UMANE. MANZONI. G. ALPA, Manzoni esperto di legge, IL SOLE 24 ORE, 5 agosto 2017

Se si dovesse immaginare l’opinione che Alessandro Manzoni aveva dell’ Avvocatura traendone spunto dal personaggio dell’ Azzeccacarbugli , al quale Renzo si era rivolto per avere un parere sul veto di don Rodrigo al suo matrimonio, si dovrebbe concludere per un giudizio morale assai negativo condito dal disprezzo e dalla derisione . Ma quella era l’opinione corrente sugli avvocati nel Seicento: basta leggere le pagine di Tommaso Garzoni nella Piazza di tutte le professioni , del 1601, in cui si descrive l’avvocato come traditore del cliente, cuore di pietra, avido di danaro, del tutto inaffidabile, poco competente nella sua professione. Al contrario – come risulta sia dalle lettere, sia da questa vicenda processuale rivisitata magistralmente da Laura Moscati, professore di Storia del diritto alla Sapienza – ci si deve convincere del contrario. Manzoni era laureato in Giurisprudenza, e diversi giuristi nel corso degli anni si sono dedicati a sottolineare le sottigliezze giuridiche che emergono dalle pagine dei Promessi sposi, e, ancor più esplicitamente, nella descrizione dello stato della giustizia nel Seicento dipinto dallo stesso Manzoni nella Storia della colonna infame. 

sabato 5 agosto 2017

SOCIETA'. LA CINA ALLA CONQUISTA DELL'AFRICA. A. PIRA, LEFT, 5 agosto 2017

https://kikukula4.blogspot.it/2017/08/la-cina-alla-conquista-dellafrica-pira.html

ANTROPOLOGIA E DECOLONIALISMO. C. PANICO, Lo sterminio dei saperi altrui, IL MANIFESTO, 13 giugno 2017

Che cos’è la colonialità? È ciò che resta dell’Impero quando l’Impero si dissolve, ciò che resta della colonia anche dopo che abbiamo smesso di chiamarla colonia. È un e, IL MANIFESTO, 13 fiugnonorme apparato di sapere, oltre che di potere, grande quanto lo stesso globo terreste, che lo disegna e definisce secondo una geopolitica di dominazione e subalternità. È violenza epistemica, oltre che politica ed economica, in cui il sapere degno di essere chiamato tale è uno e uno solo: quello bianco, maschile, europeo.

LAVORO E ALIENAZIONE. T. NUMERICO, Tempi di anfetamine dopanti di una società in crisi di panico, IL MANIFESTO, 13 maggio 2016

Non sono molti i rivoluzionari che continuano a esserlo per tutta la vita. Franco Berardi Bifo è uno di questi, e non si è mai fermato. Il suo libro The Soul at Work: From Alienation to Autonomy (Semiotext(e)/Foreign Agents) è appena uscito in Italia, L’anima al lavoro (DeriveApprodi, pp. 288, euro 16). Un libro della crisi, e sulla crisi, a cui aveva lavorato a ridosso del crollo finanziario del 2008. Nel volume si ricostruisce e si ripensa la visione del marxismo sul lavoro, chiave di volta per la costruzione della lotta di classe basata sulla coscienza dell’appartenenza identitaria degli operai al proletariato.

martedì 1 agosto 2017

TEORIA DELLE ELITES. TRE ESEMPI CONTEMPORANEI: COREA DEL NORD, IRAN, VENEZUELA

La teoria delle élites si propone di spiegare su base scientifica una delle uniformità indiscutibili della storia umana: il fatto che in ogni epoca e in ogni società una frazione numericamente ristretta di individui tende a concentrare nelle proprie mani un'elevata quantità di risorse, ricavandone un potere che le consente di imporsi sulla vasta maggioranza della popolazione.
Tre esempi contemporanei.


http://espresso.repubblica.it/foto/2017/05/04/galleria/il-paese-sprofonda-ma-per-i-ricchi-non-cambia-nulla-1.300909#1