sabato 4 gennaio 2020

GALATEO E RELAZIONI PUBBLICHE. LA MALEDUCAZIONE DOMINANTE. L. LIBERATORE, Perché noi italiani non parliamo a bassa voce nei luoghi pubblici (e perché dovremmo farlo), MARSHABLE ITALIA, 3 gennaio 2020

Bisbigliare in presenza di altre persone è maleducazione. Ma anche parlare a voce alta nelle carrozze nei treni, urlare al telefono durante i viaggi in metro, ridere in modo sguaiato in pizzeria sono abitudini che non rispettano il galateo.

ANTROPOLOGIA E NARRAZIONE. M. TAUSSIG. G. SCANDURRA, Michael Taussig, l’ibrido antropologico racconta la polvere bianca, IL MANIFESTO, 4 gennaio 2020

Vi è sempre stato un rapporto privilegiato tra la disciplina antropologica e il romanzo, soprattutto quando queste due differenti forme di scrittura hanno per oggetto il viaggio verso un territorio «lontano». Se prendiamo le numerose ed eterogenee scritture di viaggio a partire dal secondo Ottocento la maggior parte di queste rimandano tanto alle teorie che segnano la nascita accademica delle discipline etno-antropologiche nel nostro Paese, quanto ai margini stilistici di un genere letterario antico.

SCUOLA. PEDAGOGIA. GRAMSCI E L'EDUCAZIONE. L. LA PORTA, Antonio Gramsci, se insegnare è un’arte, IL MANIFESTO, 3 gennaio 2020

La parola contaminazione suscita, già al solo pronunciarla, sudori freddi che scorrono lungo il corpo di chi ascolta in quanto evoca epidemie, catastrofi e cataclismi. Ci sono casi in cui, al di fuori della terminologia medica, però, la contaminazione riesce a rendere perfettamente il senso di una dialettica profonda che consente a un pensiero in embrione di svilupparsi e di prendere consapevolezza di sé e delle sue potenzialità fino alla definitiva maturazione.

È il caso di Antonio Gramsci in rapporto alla tematica della formazione così come viene affrontata nel libro di Chiara Meta, Il soggetto e l’educazione in Gramsci. Formazione dell’uomo e teoria della personalità (Bordeaux, pp. 185, euro 14).