giovedì 30 giugno 2016

SOCIETA' ORIENTALI E VIOLENZA. GIAPPONE. M. DI FAZIO, Giappone, ecco le nuove schiave del porno, L'ESPRESSO, 28 giugno 2016

In Giappone, la polizia ha arrestato tre uomini dopo che una giovane donna aveva rivelato di essere stata minacciata di terribili ritorsioni economiche se non avesse recitato in un film porno. Numerose altre donne hanno denunciato di essere state costrette alla carriera di pornostar contro la propria volontà; alcune hanno persino subito reiterate violenze sessuali sul set di un film vietato ai minori. La più importante confederazione a luci rosse giapponese, l’Ippa, ha fatto per la prima volta un timido mea culpa, promettendo di autoriformarsi per evitare ulteriori abusi. Un buon venti per cento dell’industria hardcore nazionale sfugge però ai radar, non è iscritto a nessuna associazione di categoria: le loro lavorazioni possono pertanto proseguire indisturbate, ai confini della legalità. Mentre il governo tace.

lunedì 27 giugno 2016

SOCIETA' ITALIANA OGGI. UNA RICERCA DELL'UNIVERSITA' DI PADOVA. D. MARINI, Familisti e individualisti: “Ecco l’identikit degli italiani”, LA STAMPA, 27 giugno 2016

Italia, popolo di poeti, artisti, eroi, santi, pensatori, scienziati, navigatori e trasmigratori: queste qualità – enunciate da Mussolini all’epoca delle conquiste coloniali – sono rimaste nella rappresentazione sociale, oltre che impresse nel marmo del Palazzo della civiltà italiana all’Eur. Altri, prima e dopo, hanno messo in luce ulteriori aspetti, ora positivi, ora negativi che hanno provato a descrivere gli italiani. Al di là delle valutazioni, l’aspetto di rilievo è legato all’edificazione di un immaginario collettivo in cui potersi riconoscere e identificare. 

domenica 26 giugno 2016

PASOLINI OGGI. DA CRITICO AD ICONA DEL CONSUMISMO. C. ROMANI, Pasolini, da icona rivoluzionaria a musa "fashion" da passerelle, IL GIORNALE, 21 giugno 2016

PPP che emerge dai muri gialli di Roma, le spalle atletiche scolpite sui murales di Trastevere. Il cantore delle lucciole sparite e dei celerini figli del popolo, che scala una montagna di monnezza, il cappottino smilzo a svolazzare intorno a gambe muscolose da calciatore: quante volte Blob ha rimandato quest'immagine al rallentatore, in tivù? E, ancora, i grandi occhiali neri di tendenza, immortalati sui poster del film con Massimo Ranieri e i fumetti colorati anni Settanta dedicati a Pier Paolo Pasolini.

Leggi anche: Two Designers, One Influence: Pier Paolo Pasolini

ETOLOGIA. ANCHE LE SCIMMIE PIANGONO PER LA MORTE DI UN LORO SIMILE. S. DE SANTIS, nche le scimmie piangono la scomparsa di un loro simile, LA REPUBBLICA, 25 giugno 2016

QUANDO Thomas morì, il suo amico Pan iniziò a piangere. Non era il solo. Anche gli altri, a quell'ora solitamente impegnati a consumare il pranzo, rimasero attorno al corpo del compagno che giaceva riverso per terra. Prima che il cadavere fosse rimosso, la femmina alfa del gruppo prese un ciuffo d'erba e gli spazzolò i denti. In un video girato da un team di ricercatori della St. Andrews University, in Scozia, la prova, di certo non la prima né l'ultima, che i primati, anche quelle più distanti dall'uomo nella catena evolutiva, riconoscono la morte di un loro prossimo. E piangono.

martedì 21 giugno 2016

GIOVANI E SOCIETA' ANNI SETTANTA. IL CASO PARCO LAMBRO. M. SERRA, Quando a Parco Lambro finì il futuro, L'ESPRESSO, 21 giugno 2016

Sulla copertina de “l’Espresso” di quarant’anni fa ci sono una ragazza ricciuta con i seni nudi e un ragazzo barbuto vestito di arancione. Entrambi con gli occhi socchiusi, in estasi o in meditazione o semplicemente “fumati”, incarnano la declinante animahippy del movimento giovanile di quegli anni. (Negli Usa era già declinato da un pezzo). Con il senno di poi possiamo dire che quella copertina è unomaggio agli sconfitti. Perché il terzo Festival del Proletariato Giovanile - Milano, Parco Lambro, giugno 1976 - organizzato dalla rivista “Re Nudo”, passò poi alla storia come il grande rito di passaggio dagli anni del sogno (a occhi socchiusi) agli anni di piombo.

sabato 18 giugno 2016

ARTE CONTEMPORANEA. P. ECHAURREN, Se a Zurigo 80 tonnellate di feci umane diventano una nuova espressione di arte contemporanea, THE HUFF. POST, 13 giugno 2016

Ormai sono diventato un esperto del settore, un esperto di espressioni artistiche al limite, al limite della psicopatologia, e sull'arte "escrementizia" mi considero un vero esegeta, un cantore. Tralasciando i capostipiti come Marcel Duchamp col suo orinatoio (1917) e Piero Manzoni con i suoi celebrati barattoli (1961), non si possono ignorare i cavalli viventi e scagazzanti di Jannis Kounellis (1969). Ma poi l'elenco si infittisce: le feci e altri liquidi organici di spurgo entrano prepotentemente a far parte della strumentazione artistica tanto come elemento costituente quanto come oggetto d'ispirazione. Basti citare la seggetta soffice di Claes Oldenburg, i lavori di David Hammons, lo "stronzo" lungo oltre un metro di Paul McCarthy, le madonne con sterco elefantino di Chris Ofili, e poi ancora i clisteri di Keith Boadwee, le opere di Kaka Maker, le Shithead e gli Shitpainting di Mark Quinn, il tubo digerente di Win Delvoye, non ultimo il water in oro del solito Pierino della Francesca (Cattelan). Ma ci sarebbe molto altro ancora, mi fermo per carità cristiana.

ARTE CONTEMPORANEA. L. BEATRICE, Vecchie provocazioni. L'arte "choc" che non sciocca più, IL GIORNALE, 14 giugno 2016

Dall'inizio del 900 gli addetti ai lavori, per aumentare un'audience non altissima, ricorrono all'effetto choc e alla provocazione fini a se stessi, così da interessare più persone che, stupite o scandalizzate, tendono a farsi un'opinione. Negli ultimi decenni ne abbiamo viste di tutti i colori: corpi mozzati, amplessi, ritratti di criminali, rane crocefisse, esibizioni di cadaveri, rifiuti trattati con afflato poetico. Siamo talmente abituati all'effettaccio grand-guignolesco che nulla ci turba più di tanto. Questa volta però Christian Jankowski, artista-curatore della nuova Manifesta la biennale d'arte europea itinerante allestita sempre in città diverse (nel 2016 è a Zurigo, la prossima sarà a Palermo) - ha escogitato il coup de théâtre più clamoroso di cui molto si sta discutendo, decidendo di ospitare l'installazione del collega americano Mike Bouchet.

DIBATTITO SULLA MERITOCRAZIA. SE IL MERITO E' DEI CROMOSOMI. E. DUSI, "Il talento per i numeri è scritto nei cromosomi". Così i geni predicono chi saremo da grandi, LA REPUBBLICA, 18 giugno 2016

I ragazzi portati per la matematica esistono. Al di là di impegno, curiosità e passione, alcuni hanno effettivamente una "mano invisibile" che li guida al risultato giusto. Questa mano è nascosta nel Dna. Gioca un ruolo particolarmente forte per matematica, fisica e lingue straniere. Più blando è invece il suo effetto su storia e altre materie umanistiche.

venerdì 17 giugno 2016

RIFLESSIONI SUGLI ESITI IMPREVISTI DEL FEMMINISMO. L. MELANDRI, Gli spettri dell’ambivalenza, IL MANIFESTO, 9 giugno 2016

La femminilizzazione della sfera pubblica, a cui assistiamo ormai da anni , anche se viene vista prevalentemente sotto il profilo del numero crescente di donne presenti nelle istituzioni, nella politica, nell’economia, nelle professioni, nella cultura, ha come suo aspetto più innovativo la «valorizzazione» di quegli attributi che sono stati storicamente il pretesto per la loro esclusione dalla polis. Non a caso, è proprio dalla messa in discussione della femminilità che ha preso le mosse il femminismo degli anni Settanta, un salto nella coscienza del rapporto tra i sessi destinato a lasciare un segno duraturo sia nella vita privata che pubblica.

GENERE VIOLENZA MASCHILISMO. L. MELANDRI, Il genere della violenza, gli orrori hanno un sesso, IL MANIFESTO, 10 aprile 2015

È vero che non tutti gli uomini uccidono, che la cultura maschile da secoli non ha seminato solo morte, ma dato vita anche a opere sublimi di civiltà; è vero che l’amore, la solidarietà, il pacifismo non le sono estranei. Forse è per questo che esitiamo a nominare alcune verità.

mercoledì 1 giugno 2016

COLONIALISMO DIGITALE. EBOOK E LIBRI TRADIZIONALI. I. MOSCARDI, Attenzione, l’ebook ci rende superficiali, LA STAMPA, 18 maggio 2015

Leggere in digitale è qualcosa di ben più complicato di un semplice cambio di supporto. Lo sostiene Naomi Baron nel suo saggio Word Onscreen. The Fate of Reading in a Digital World (Oxford University Press). L’autrice, executive director del Center for Teaching, Research and Learning dell’American University di Washington, ha studiato il digitale come motore di un cambiamento che investe tutte le attività connesse con la lettura.  

OMOSESSUALITA'. LE POSIZIONI DELL'OSSERVATORIO CATTOLICO GENDER. M. SASSO, "L’omosessualità è scandalo contro natura" E gli ultracattolici creano l’osservatorio gender, L'ESPRESSO, 30 maggio 2016

L’omosessualità costituisce uno scandalo pubblico senza precedenti che va contro la natura dell'uomo». È questa l’idea diffusa dall'osservatorio gender, una pagina e una newsletter di controinformazione ultracattolica, che si propone di far capire il “diktat della teoria gender”. Una crociata di un mondo sotto attacco, quello della famiglia naturale «che deve difendersi dalla propaganda della comunità Lgbt che domina i poteri forti e l'Unione europea».