giovedì 10 agosto 2017

METEOPATIE E PREDIZIONI. UN NUOVO STUDIO. S. U. I doloretti meteopatici non esistono: la pioggia riduce artrite e reumatismi, IL SOLE 24 ORE, 9 agosto 2017

hi di noi non ha un punto debole meteopatico? Per qualcuno è la caviglia, per qualcun altro il polso, per altri ancora la spalla. Insomma un punto che diventa dolorante e che al tempo stesso fa di noi dei preveggenti del tempo. Se scatta il dolore vuol dire che da lì a poche ore comincerà a piovere. Ora però uno studio rischia di mandare in fumo decenni di racconti e memorie familiari in cui acciacchi fisici e metereologia si saldano. Non nel senso di mettere in discussione questo legame, ma di ribaltarlo.


«Tante persone con artrite e altri dolori articolari (tipicamente all'anca o al ginocchio) dicono di poter predire quando cambia il tempo (quando volge al peggio) in base ai loro dolori, ma in realtà la pioggia sembra essere legata a una riduzione e non a un aumento dei dolori stessi. Invece all'aumentare della temperatura - fino a una soglia di 23-28 gradi - i dolori aumenterebbero di pari passo». Lo suggerisce uno studio della UW Medicine a Seattle e della Harvard University pubblicato sulla rivista Plos One che, quindi, conferma in un certo qual modo il legame tra condizioni meteo e dolori, ma nel verso opposto rispetto a quanto tradizionalmente si dica.
Lo studio si è basato sulle ricerche effettuate da un campione di persone su Google relativamente a artrite e artrosi dell'anca o del ginocchio, confrontate con clima e temperatura, giorno per giorno, in 45 città americane. L'idea di fondo è che la quantità di ricerche su internet sull'argomento dolore corrisponda ai dolori avvertiti dal campione. Con questo assunto di base i ricercatori hanno confrontato meteo e ricerche online e visto che la frequenza delle ricerche relative a dolore, artrite e artrosi si riduce quando piove e aumenta invece quando la temperatura sale entro una certa soglia che può variare tra i 23 e i 28 gradi a seconda del tipo di dolore articolare.
Secondo i ricercatori la spiegazione è che le condizioni meteo possono influenzare il dolore, ma solo in maniera indiretta: cioè quando il tempo migliora, sale la temperatura e non piove, vi è un aumento delle attività e dei movimenti di queste persone e, quindi, un aumento dei dolori.

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