giovedì 9 agosto 2012

ISTITUZIONI TOTALI IN ITALIA. QUANDO LA GIUSTIZIA NON E' UGUALE PER TUTTI. REDAZIONE, Scontro sui parlamentari in visita ai boss, LA REPUBBLICA, 9 agosto 2012

ROMA - Una serie di incontri, di colloqui tra due parlamentari - Sonia Alfano dell'IdV e Giuseppe Lumia, Pd - e detenuti in regime di 41bis. Tra cui il boss di Cosa nostra Bernardo Provenzano. Visite che fanno alzare subito un polverone, tra chi si chiede delle motivazioni e chi s'interroga sulla legittimità degli incontri. "Abbiamo fatto quello che tutti i politici dovrebbero fare", dicono la Alfano e Lumia. Che aggiungono: "Comprendiamo che questa linea risulta indigesta ai compagni di partito di Dell'Utri o a chi, indispettito per il coinvolgimento di certi intoccabili nelle indagini sulla trattativa Stato-mafia della procura di Palermo, si è adoperato per la fuga di notizie di oggi".




Insomma, una giornata di polemiche. Dall'articolo del Corriere della Sera all''intervento del ministero della Giustizia. "In riferimento alle visite, il ministro Paola Severino già da giorni ha verificato che le relazioni di servizio nelle quali si segnalavano le peculiarità dei colloqui fossero state trasmesse all'autorità giudiziaria competente, ricevendone conferma". Peraltro, "sempre dallo scorso 3 agosto, il Guardasigilli ha dato disposizione all'Ufficio di gabinetto del ministero affinchè, attraverso il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, i direttori degli istituti fossero sensibilizzati a una puntuale osservanza delle disposizioni previste dall'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario che regola le visite dei parlamentari negli istituti penitenziari, sollecitando l'intervento diretto o l'interruzione della conversazione qualora essa travalichi i limiti della visita e si trasformi in colloquio su procedimenti in corso".

L'indignazione dei pidiellini. Le critiche erano arrivate soprattutto dal Popolo della Libertà. Per Gaetano Quagliariello, "non dovrebbe esserci bisogno di ricordare al senatore Giuseppe Lumia e all'onorevole Sonia Alfano che la legge riserva a pochi e determinati soggetti, ovviamente appartenenti all'autorità giudiziaria e alla polizia giudiziaria, questa facoltà". Ancora: "Ciò che è accaduto è di una tale gravità che diviene un mero dettaglio il fatto che fra i destinatari dell'interessamento vi siano esponenti della criminalità organizzata già chiamati in causa in operazioni politico-giudiziarie intentate ai danni di avversari politici dei due parlamentari del Pd e dell'Idv".
(09 agosto 2012)

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