venerdì 3 agosto 2018

RAZZISMO. NEOMINISTRO DELLA FAMIGLIA FONTANA: ABOLIRE LEGGE MANCINO. REDAZIONE, Fontana: aboliamo legge Mancino Sul razzismo è arma ideologica, CORRIERE.IT, 3 agosto 2018

Il ministro dela Famiglia Lorenzo Fontana ripropone una storica battaglia della Lega per cui il partito di Matteo Salvini aveva lanciato anche una raccolta firme: l’abolizione della legge Mancino. «I fatti degli ultimi giorni rendono sempre più chiaro come il razzismo sia diventato l’arma ideologica dei globalisti e dei suoi schiavi (alcuni giornalisti e commentatori mainstream, certi partiti) per puntare il dito contro il popolo italiano - scrive Fontana su Facebook - accusarlo falsamente di ogni nefandezza, far sentire la maggioranza dei cittadini in colpa per il voto espresso e per l’intollerabile lontananza dalla retorica del pensiero unico. Una sottile e pericolosa arma ideologica studiata per orientare le opinioni».



«Il razzismo è dei media»
«Tutte le prime pagine dei giornali, montando il caso ad arte, hanno puntato il dito contro la preoccupante ondata di razzismo, per scoprire, in una tragica parodia, che non ce n’era neanche l’ombra - sostiene il ministro -. Se c’è quindi un razzismo, oggi, è in primis quello utilizzato dal circuito mainstream contro gli italiani. La ragione? Un popolo che non la pensa tutto alla stessa maniera e che è consapevole e cosciente della propria identità e della propria storia fa paura ai globalisti, perché non è strumentalizzabile. Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano. I burattinai della retorica del pensiero unico se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelato». 
Martina (Pd): «Abroghiamo il ministero della Famiglia»
La presa di posizione del ministro ha subito scatenato la polemica delle opposizioni. «Altro che abrogare la #leggeMancino. Da abrogare è il ministro Fontana. E con lui il governo dell’odio, sempre più pericoloso per gli italiani #perlAlternativa». Così il segretario Pd Maurizio Martina su Twitter. «Inaccettabili le parole del ministro Fontana sull’abolizione della legge Mancino. L’Italia è una repubblica democratica antifascista e antirazzista. Chi non lo ricorda non è degno di fare il Ministro. #Fontanadimettiti». Questo il tweet del coordinatore nazionale di Mdp, deputato di Liberi e Uguali, Roberto Speranza. E il deputato del Pd, Emanuele Fiano, va giù durissimo: «Lo aspettavamo ed è arrivato. Il governo giallo-verde, per bocca del ministro Fontana, scopre la sua vera identità e annuncia di voler abrogare la legge che in Italia, come in tutta Europa, vieta la diffusione di idee discriminatorie e razziste. Salvini lo aveva annunciato in un comizio a Pontida e, dunque, la notizia di oggi rappresenta un preciso progetto politico: impedire nel nostro Paese, figlio della Resistenza al fascismo, qualsiasi argine ai sentimenti, alle azioni e alla professione di fede che contrastano con i principi costituzionali di uguaglianza di ogni cittadino italiano. Il progetto è di sdoganare il razzismo e di dare soddisfazione ad una parte significativa del loro bacino elettorale che evidentemente chiede loro proprio questo».
Meloni (FdI): «Noi siamo favorevoli»
«Fratelli d’Italia condivide la proposta del ministro Fontana di abrogare la legge Mancino. Siamo sempre stati contrari ai reati di opinione perché riteniamo la libertà di espressione sacra e inviolabile». Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. «Abbiamo già proposto l’abrogazione di questa norma nella scorsa legislatura quando il Pd e la sinistra hanno tentato di approvare in Parlamento la folle proposta di legge Fiano: siamo pronti a rifarlo oggi», spiega.
L’intervento della Comunità ebraica
La Comunità ebraica romana si schiera a difesa della legge Mancino, definendola in una nota della presidente Ruth Dureghello «strumento necessario per combattere i rigurgiti di fascismo e antisemitismo». «Se si accetta l’incarico di Ministro della Repubblica di questo Paese - afferma Dureghello - lo si deve fare coscienti della storia e della responsabilità, evitando boutade e provocazioni stupide. Sopratutto a 80 anni dalle Leggi Razziali sarebbe bene comprendere come combattere le discriminazioni invece che strizzare continuamente l’occhio ai neofascismi».

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