lunedì 11 novembre 2013

PAESI DOVE EMIGRARE. GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. F. SIRONI, Espatriati? Non in Italia, L'ESPRESSO, 11 novembre 2013

Vuoi andare a lavorare all'Estero? Lascia perdere Duomo e Colosseo. Dimentica il mito della Bella Italia e parti per Cina, Singapore, Australia, Germania. Il consiglio arriva dalla banca anglocinese HSBC, che ha appena chiuso una ricerca globale sulle prospettive di lavoro e di vita degli espatriati, con oltre settemila interviste effettuate nel 2013 e incrociate coi dati economici dei diversi Stati.





Il risultato è stato riassunto dal Washington Post , ed è in una mappa in cui è chiara la sorte che tocca al nostro Paese: profondo rosso. Ovvero: una nazione da cui stare alla larga. A vincere, nel mappamondo globale che si contende le menti più brillanti per l'economia, sono soprattutto i Paesi  crescita dell'Est: i lavoratori stranieri in Thailandia, ad esempio, tendono a guadagnare il 15 per cento in più dei locali, che combinato con il basso costo della vita è una garanzia di buon umore.

L'unica, secondo HSBC, a tenere testa in Europa – un continente in declino, fra tasse alte, servizi costosi e aziende in chiusura, tanto che Francia e Inghilterra risultano in rosso come noi - è la Germania, già meta di migliaia di transfughi dall'Italia, dove il lavoro si trova, la quotidianità non è male, e crescere i figli non è un problema.

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