sabato 11 gennaio 2014

NARCISISMO, MEDIA, SOCIAL NETWORK. REDAZIONE, Twitter e Facebook? Uno specchio per narcisisti , IL CORRIERE DELLA SERA, 11 gennaio 2014

Gli utenti utilizzano ui social per attirare consensi, follower o amici
I più giovani prediligono i «cinguettii», i più anziani l’altro media


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E’ il nostro narcisismo che ci spinge ad essere social o siamo diventati social per aumentare il nostro narcisismo? A giugno dell’anno scorso uno studio dell’Università del Michigan sulla correlazione fra narcisisti ed utenti social non era riuscito a risolvere il rompicapo logico che ricorda quello ben più famoso sull’uovo e la gallina, arrivando solo a stabilire una diversità generazionale nell’utilizzo di twitter e facebook, con il primo vissuto come un megafono dai più giovani e il secondo usato come specchio dagli adulti .
«DESIDERIO NARCISISTA»- Una vanità social confermata anche da una ricerca più recente, condotta dal professor Shaun Davenport della High Point University della North Carolina su un campione di 515 studenti universitari e 669 adulti, tutti con il loro bravo profilo online, e pubblicata sulla rivista specializzata «Computers in Human Behavior» ), che ha dimostrato «come il desiderio narcisista sia una molla primaria per gli utenti social», al punto da spingerli a cinguettare in continuazione, come pure ad aggiornare sempre più frequentemente il loro status su facebook, pur di attirare sempre più consensi e, di conseguenza, follower o amici (a seconda della piattaforma a cui ci si riferisce).
TWITTER I PIU’ GIOVANI... -Ma se è dunque l’egocentrismo ad accomunare tanto il mondo dell’uccellino blu quanto quello della grande F, a dividerli ci pensa ancora una volta l’età degli utenti, con gli studenti narcisisti (altrimenti detti «Millenials», ovvero coloro nati fra i primi anni Ottanta e gli inizi del 2000 e cresciuti usando Facebook come mezzo di comunicazione esattamente come le generazioni precedenti usavano il telefono) che tendono a coltivare la loro vanità e il loro bisogno di ammirazione postando commenti a raffica su Twitter anziché aggiornare il profilo Facebook che diventa, invece, la cassa di risonanza preferita dagli adulti (ovvero coloro che fanno parte delle cosiddette «Generazioni X» e «Baby Boomer») in cerca di continua approvazione social.
FACEBOOK I PIU’ ADULTI- «Il nostro studio ha evidenziato la mancanza di significative relazioni dirette o indirette fra gli studenti e la loro attività Facebook– ha infatti spiegato Davenport al Pacific Standard - mentre, al contrario, il narcisismo è risultato essere sia direttamente che indirettamente collegato alla presenza su Facebook degli adulti, sebbene questa sia solo una delle ragioni (ma non certo l’unica) che li spinge ad aggiornare in continuazione la loro pagina».

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