mercoledì 19 marzo 2014

SCUOLA EDUCAZIONE SOCIETA'. LA SCUOLA IN ITALIA. F. AMABILE, Se gli studenti stranieri diventano più bravi degli italiani, LA STAMPA, 19 marzo 2014

Li hanno emarginati, considerati elementi difficili per le classi, ma gli alunni stranieri iniziano a prendersi la loro rivincita quando si tratta di ragazzi nati in Italia, la cosiddetta seconda generazione. Secondo i dati raccolti dal Miur con la fondazione Ismu le loro performance si avvicinano a quelle degli italiani (in particolare nelle prove di lingua straniera) e sono nettamente migliori di quelle dei loro compagni nati all'estero.




In alcune regioni le differenze tra gli italiani e gli studenti di seconda generazione tendono addirittura ad invertirsi: gli stranieri nati in Italia fin dalla scuola primaria stanno diventando più bravi. E si presentano sempre più in anticipo sui banchi. Quasi cinque alunni su cento (il 4,8%) iniziano la scuola primaria a cinque anni, un dato in aumento e in linea con la tendenza all'anticipo di tutti gli studenti.

Ci sono poi alcune situazioni che hanno stupito gli analisti e che fanno pensare che il processo di rivincita è solo agli inizi. Durante le prove Invalsi in quinta elementare in Campania gli stranieri nati in Italia battono gli italiani di 24 punti in italiano e 8 punti in matematica. Risultati meno eclatanti - ma comunque a favore degli alunni stranieri nati in Italia - in Toscana, Calabria, Sicilia e Sardegna

Durante le prove Invalsi alle medie gli apprendimenti sono allo stesso livello tra italiani e stranieri soprattutto in matematica. E il fenomeno non è limitato ad alcune zone d’Italia: accade in Friuli, in Abruzzo, in Toscana, Calabria e Sicilia

Se, invece, si considerano i risultati raggiunti durante gli esami di Stato terza media e maturità) in matematica brillano i cinesi superando la votazione media degli italiani 7,6 contro 7,5.

Anche nella distribuzione dei voti della maturità le differenze sono abbastanza contenute: più o meno omogenei in quasi tutti i tipi di indirizzo, ad eccezione dei licei dove il 7,4% degli alunni con cittadinanza non italiana esce con un voto superiore al 90/100, contro il 13,7% degli italiani. Sono in crescita anche gli stranieri che, dopo aver preso il diploma in Italia, scelgono di proseguire gli studi all'Università: nell'anno scolastico hanno toccato una punta del 3,1%. Sono, ed è un dato di solito poco conosciuto, la maggioranza degli immatricolati con cittadinanza non italiana presenti nelle facoltà italiane.

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