domenica 14 giugno 2015

ADOLESCENZA E MODELLI DA IMITARE. C. DE LEO, Selfie hard tra studenti: è allarme Il 30% dei romani in foto provocanti, CORRIERE DELLA SERA, 20 maggio 2015

Il 30 per cento dei ragazzi romani ha posato per selfie provocanti, con atteggiamenti sessuali espliciti che spopolano sulla rete. Il 22 per cento, già in terza media, ha scommesso on line ed è a rischio di ludopatia. Sono questi alcuni dei dati emersi dal convegno «Selfie: l’immagine imprigionata e violata dei giovani adolescenti» promosso dal Ceis Don Picchi in collaborazione con il Comune di Roma per la prevenzione dell’illegalità minorile. «Questo è il mondo sommerso dei giovani adolescenti che si affidano alla rete con disinvoltura, dove qualsiasi imbarazzo o timidezza cede e si può osare di essere altro da se stesso» spiegano gli esperti.
Un selfie di Kim Kardashian: le sue pose sexy sono imitate dalle adolescenti di tutto il mondo

Uso compulsivo di internet
I dati del Ceis si basano su un campione di tremila studenti dai 7 anni ai 20 anni che frequentano le 14 scuole coinvolte nel progetto «Pari&Impari». I quartieri monitorati sono le borgate e le periferie: Torre Angela, Tor Bella Monaca, San Basilio, Tiburtino Corviale e Magliana. Dai questionari anonimi compilati dai ragazzi è chiaro un uso continuo (se non «compulsivo») delle tecnologie digitali. Il 90 per cento degli studenti è connesso sul web quotidianamente e per l’intera giornata. Il 60 per cento degli adolescenti è sul web di notte senza che i genitori se ne accorgano. I nuovi telefonini consentono di mettere da parte il computer, sfuggendo agli occhi attenti degli adulti (laddove ce ne fossero).
La comunicazione tra adolescenti
La rete è utilizzata soprattutto per comunicare con i coetanei. Se il 90 per cento ha un profilo Facebook e WhatsApp (veri interlocutori virtuali), il dato più preoccupante riguarda la vera e propria invasione dei selfie di minori che vanno a finire online. Secondo l’indagine del Ceis, il 60 per cento dei ragazzi ha conoscenza di amici che postano foto con comportamenti sessuali espliciti ed è fortissimo il rischio di essere vittima di circuiti pedofili o di ricatti. «Questi dati sono un campanello d’allarme e disegnano un quadro degli adolescenti romani che preoccupa. Occorre assolutamente fare rete con le forze dell’ordine, la scuola, l’associazionismo e le famiglie per tutelare i giovani - spiega Roberto Mineo, presidente del Ceis - La nostra preoccupazione è per i ragazzi e le ragazze che spesso cadono vittime del web entrando in una spirale pericolosa che spesso porta a vere e proprie dipendenze: gioco, droga e sessualità distorta»

QUI SOTTO GLI INTERVENTI E LA DISCUSSIONE

Lettore_1030899112 giugno 2015 | 10:26
si sta risvegliando un bacchettonismo peggiore di quello degli anni 50 e 60, quando le direttive in materia di costume le dava il vaticano. preoccupiamoci piuttosto della facilità con cui un tredicenne può trovare droga. o i selfie sexy e la droga sono correlati?
heautontimorumenos9 giugno 2015 | 19:10
Ma "allarme" de che? Tra scattarsi una foto provocante e inviarla su Whatsapp e finire nella "spirale pericolosa" ce ne vuole ...
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scarpa5 giugno 2015 | 15:50
Che ci sia di peggio non vuol proprio dire che sia una cosa corretta.
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Sagittarius5 giugno 2015 | 11:39
Guarda, di persone molto critiche che poi non alzano un dito su nulla la società italiana è piena, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Aspetta di avere figli e ne riparliamo. Noi teniamo d'occhio le comunicazioni digitali di nostra figlia (col suo consenso): dai suoi amici arrivano foto del Kamasutra, link a video porno. I suoi amici hanno DIECI anni. Gli smart phone sono una piaga che sta distruggendo la testa dei giovani.
black%20wolf%20is%20back1 giugno 2015 | 12:27
scommetto che vivi a nord del Po. Ahahaha
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Lettore_1004514331 maggio 2015 | 10:17
Un altro paese? un recente studio comparativo ha evidenziato come oltre la maggioranza degli adolescenti europei usa il telefono per scattare foto pornografiche. Non credo che i giovani Milanesi si siano fatti sfuggire il trend. Al massimo i romani con un misero 30% sono un più conservatori e pudici.
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dtgrey28 maggio 2015 | 13:46
30% mi sembra davvero esagerato. Comunque anche in questo si dimostra che il problema alla radice di tutti i guai italiani è che l'Italia è stata unita a forza. Bisognerebbe tagliare sotto la Toscana e le Marche. Il resto è un altro Paese. Con tante cose belle, ma è un altro Paese.
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Lettore_981146324 maggio 2015 | 13:57
scusate fermo restando che si i minori, specialmente quelli molto giovani, visto che si parla di terza media, vanno tutelati e la pedofilia online è un pericolo reale, ma che vuol dire "sessualità distorta" ? esiste una sessualità distorta? le varianti degli orientamenti sessuali umani è quasi infinita e nessuna (fatti salvi i reati come pedofilia, zoofilia e necrofilia) è innaturale o distorta. Leggere un'espressione come "sessualità distorta" fa perdere di credibilità a tutto l'articolo.
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Legio XIII22 maggio 2015 | 16:05
Va bene tutto, pero' adesso nemmeno le foto si possono fare? Io sono molto critico delle nuove generazioni, pero' adesso si sta esagerando. Farsi fotografie non e' poi' la fine del mondo, anche in pose provocanti. C'e' di molto peggio.


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