domenica 2 agosto 2015

MASS MEDIA TELEVISIONE. GOVERNO RENZI E RIFORMA RAI. M. FAGOTTO, "Tutto cambia perché tutto resti uguale", 2 agosto 2015

"Il dramma di questo Paese è che, spesso, tutto cambia perché tutto resti uguale". Chi dice questo è il consigliere uscente della RAI Gherardo Colombo, per tre anni nel CdA dell'ente televisivo di stato. L'ex-magistrato di "Mani pulite" sostiene che il futuro della RAI sarà caratterizzato da una ingerenza sfacciata della politica: nel futuro CdA ci saranno ben sei componenti provenienti dalla politica. La presenza di Colombo si spiega con il tentativo risalente a qualche anno fa di "individuare delle persone capaci di dare delle forti garanzie di indipendenza"; con lui ha fatto parte del CdA anche Benedetta Tobagi. Tuttavia questi esperimenti sembrerebbero destinati a scomparire e ciò che riappare all'orizzonte è, appunto, l'ingerenza massiccia della politica.




Alla domanda se "da membro del cda ha la coscienza a posto?" Colombo, poi, risponde così:"Sui conti abbiamo fatto un buon lavoro e di questo va dato merito al direttore generale. Ma quanto alla programmazione, noi, indicati dalla società civile, non abbiamo potuto incidere praticamente nulla" (M. Guerzoni, Colombo: ma non è così che si svincola l'azienda dalla politica, Corriere della sera, 2 agosto 2015).
Che lo spirito di fondo della  programmazione non sia minimamente cambiato lo dimostrano due articoli apparsi nello stesso numero del Corriere di oggi.
Il primo è a firma del neurologo Rosario Sorrentino che lamenta l'invadenza di programmi sulla cucina e sul cibo e mai un accenno "alla cultura del movimento...che andrebbe sostenuta e diffusa (...) In un Paese che afferma di voler rilanciare la propria cultura e che, invece, stenta a rialzarsi, anche i palinsesti televisivi dovrebbero fare la loro parte, rinunciando a qualche punto di share, ritrovando il coraggio di investire e credere in format più costruttivi, originali, di intrattenimento del pubblico proponendo modelli di vita diversi con ben altri valori" (R. Sorrentino, Una rivoluzione culturale contro lo show del cibo, Cor. della sera, 2 agosto 2015).
Il secondo è questo:

E. Costantini, «Isola dei famosi» ad alta quota: il Cai contro il reality sul Monte Bianco

"Un’isola dei famosi sul Monte Bianco? Star e soubrette impegnati in vertiginose scalate sul ghiacciaio? Il Club alpino italiano (Cai) di Piemonte e Valle d’Aosta non ci sta e attacca il reality vip di Rai2, intitolato proprio «Monte Bianco» e condotto da Caterina Balivo, che si gira in questi giorni a Courmayeur e in onda a novembre. «Stiamo rasentando la follia - polemizza l’associazione alpina - perdendo il buon senso e il rispetto per la montagna». 
Il programma coinvolge personaggi famosi (si parla di Gianluca Zambrotta, Jane Alexander, Enzo Salvi, Filippo Facci e Arisa) che dovranno sfidarsi in prove ad alta quota. Ma per il Cai si dovrebbe invece «usare la montagna per informare il pubblico sul rispetto ambientale, per salvare il salvabile e non per farne un ulteriore palcoscenico al fine di fare audience». La Commissione interregionale tutela ambiente montano si chiede: «Dalle isole più sperdute ora si vuole portare in scena sul Monte Bianco le star per farne uno spettacolo televisivo?».

Piovono critiche anche sulla conduttrice che, a proposito dell’impegno cui è chiamata, aveva dichiarato di essere «pronta con le scarpe da trekking». La replica del Cai è sferzante: «In quota si usano scarponi d’alta montagna e non scarpe da trekking». Il direttore di Rai2 Angelo Teodoli smorza la polemica: «Non sarà la “montagna dei famosi”, semmai è un programma televisivo che proponiamo proprio per far conoscere la montagna con un linguaggio diverso. I protagonisti dovranno misurarsi con la realtà vera a quell’altitudine e saranno accompagnati da vere guide alpine valdostane: con loro ci sarà anche Simone Moro, alpinista che ha raggiunto più volte la cima dell’Everest. Faranno vita di comunità nei campi base e poi si cimenteranno in prove di montagna. Persone famose sì, ma dovranno fare i conti con situazioni in cui impareranno cosa significa stare lassù. Il nostro intento è concentrato sulla promozione della bellezza del Monte Bianco, nel rispetto delle regole. Semmai si dovrebbe applaudire un’iniziativa del genere che mira a esaltare una delle ricchezze italiane, le Alpi». (



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