lunedì 9 maggio 2016

MASS MEDIA CINEMA SOCIETA'. IL RISCHIO DELL'EMULAZIONE. IL CASO GOMORRA DIECI ANNI DOPO. L. MASTRANTONIO, Gomorra, 10 anni dopo Da apocalisse letteraria a parodia web della serie tv, CORRIERE DELLA SERA, 9 maggio 2016

Prima che riparta, domani su Sky, la giostra di piombo di «Gomorra. La Serie», è utile ricordare cos’è stato il libro di Roberto Saviano e come ha influenzato l’immaginario italiano e internazionale (non senza cortocircuiti: all’estero capitava che per assonanza con la serie tv sui mafiosi, «I Soprano», chiamassero l’autore Roberto Soprano). Uscito nel 2006 per Mondadori, «Gomorra» venne lanciato come reportage letterario, «non fiction». 



Nel libro tutto e mescolato con l’io di Saviano, un io testimoniale che denuncia lo scempio di una terra e dei suoi abitanti da parte della malavita (uno scempio che dura tutt’ora). Non senza modelli positivi, però, e vittime totalmente innocenti: Saviano stesso e Don Peppino Diana, ucciso dalla camorra contro cui usava la metafora biblica che Saviano ha ripreso nel titolo. Arrivano le minacce di morte, la scorta: lo scrittore non può più girare libero, fare il reporter. Può «solo» fare l’intellettuale. Ma mentre il suo volume mediatico cresce, il personaggio Saviano scompare dalla narrazione, già nel film «Gomorra» di Matteo Garrone (2008); dove comunque non c’è esaltazione dei criminali, e aleggia quasi un’ombra di condanna (l’autore quando presenta il libro in California dice di «voler continuare a togliere il “glamour” alle figure della malavita organizzata»). Nel 2010, in tv, l’impegno di Saviano confluisce nel varietà colto di «Vieni via con me»; di lì a poco arrivano anche le imitazioni, tra cui quella di Zalone. La serie Sky parte nel 2014, è puro intrattenimento: non c’è spazio per la denuncia, l’impegno. Ha un grande impatto anche sui nuovi pubblici, digitali e partecipativi: il gruppo The Jackal su YouTube diventa famoso con una serie web che scherza sul rischio emulativo dei fanatici della serie tv: il titolo è «Gli effetti di Gomorra sulla gente». Saviano vi compare, un cameo liberatorio. L’apocalisse è diventata una parodia.

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