mercoledì 17 gennaio 2018

DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA. ANTROPOLOGIA. I MAPUCHE. REDAZIONE, Papa Francesco in Cile: chi sono gli indigeni Mapuche, «il popolo della terra», CORRIERE DELLA SERA, 17 gennaio 2018

Mapuche sono una popolazione indigena originaria del Cile centrale e meridionale e del Sud dell’Argentina. Nella lingua mapudungun«che» significa «popolo» e «mapu» «della terra». Si tratta dell'unico tra i popoli nativi del Sud America sopravvissuto alla colonizzazione europea. Papa Francesco li ha incontrati, salutandoli nella loro lingua aprendo la celebrazione svoltasi nell'aeroporto militare di Temeuco. Il Pontefice ha ripreso i versi di un canto indigeno: «Arauco ha un dolore che non posso tacere, sono ingiustizie di secoli che tutti vedono commettere».

La popolazione
Si calcola che i Mapuche siano tra 1,3 e 1,6 milioni di persone. Il 35% della popolazione si concentra nel capoluogo dell’Araucania in Cile dove i Mapuche rappresentano quasi il 10% degli abitanti mentre in Argentina sono centomila le persone appartenenti all’etnia indigena.

La storia
Gli indigeni Mapuche lottano da decenni per recuperare almeno una parte del loro territorio ancestrale. La questione risale ai primi anni dell’indipendenza del Cile, dichiarata ufficialmente nel 1818, quando nel 1867 il nuovo Stato diede il via all’occupazione dell’Araucania e sottrasse agli indigeni 9,5 milioni di ettari di terra. Nel 1993 fu approvata una legge che prevedeva un sistema di indennizzi e restituzione ma i buoni propositi sono rimasti sulla carta.
L’economia
I Mapuche hanno un'economia basata sull'agricoltura; la loro organizzazione sociale è sviluppata in famiglie estese, sotto la direzione di un «lonco» o capo, sebbene in tempi di guerra si possano unire in gruppi più larghi ed eleggere un «tochi» (portatore d’ascia) per guidarli.
Gli attacchi alle chiese
Negli ultimi anni si è registrata la radicalizzazione di una piccola parte del movimento che è stata accusata di compiere atti vandalici, violenze e roghi di chiese evangeliche e cattoliche per fermare gli espropri governativi delle loro terre. Comportamenti condannati da Papa Francesco, che nella sua visita in Cile ha ricordato le violazioni dei diritti umani ai danni del popolo indigeno: «Una cultura del mutuo riconoscimento non si può costruire sulla base della violenza e della distruzione che alla fine chiedono il prezzo di vite umane».

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