martedì 17 aprile 2018

NEUROSCIENZE. NUOVE SCOPERTE SULLA SCHIZOFRENIA. REDAZIONE, Cervello, trovata la 'culla' della schizofrenia, LA REPUBBLICA, 17 aprile 2018

E' STATA individuata nel cervello la culla della schizofrenia, ossia l'insieme delle aree coinvolte nelle distorsioni della percezione tipiche della malattia. La scoperta, pubblicata su Neuroimage: Clinical, è del Centro per i sistemi di neuroscienze e cognitivi (Cncs) dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Lit) a Rovereto. "E' il primo passo per programmare terapie farmacologiche più mirate", ha detto il coordinatore del gruppo di ricerca, Angelo Bifone.



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La ricerca italiana contraddice la teoria finora più accreditata, per la quale allucinazioni e alterazioni della percezione hanno origine nella corteccia frontale, l'area del cervello che controlla le funzioni cognitive elevate come il linguaggio e la programmazione di azioni. Il confronto delle immagini dell'attività del cervello rilevate con la tecnica della risonanza magnetica funzionale in 94 persone sane e in altrettante malate di schizofrenia indica invece che le aree della corteccia frontale non sono alterate, ma che avvengono alterazioni della percezione iniziale del segnale che si riverberano sulle funzioni cognitive superiori, alterandole. Per la prima autrice della ricerca, Cécile Bordier, ciò indica che "la comunicazione è già alterata ad un livello molto basso dell'elaborazione del segnale". Si è visto così dove ha origine il malfunzionamento della comunicazione tra le aree della corteccia cerebrale, chiamato frammentazione della connettività funzionale.

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La schizofrenia è una grave e cronica malattia del cervello caratterizzata da uno scollamento dalla realtà: il paziente ha difficoltà a distinguere tra esperienze reali e non reali, a pensare in modo logico, ad avere reazioni emotive adeguate al contesto sociale. Le sue cause non sono ancora del tutto chiare, e certamente concorrono diversi fattori, compresi quelli ambientali. I primi sintomi a comparire sono un improvviso rallentamento dell'acutezza 
mentale e della memoria o anche "voci" interne che sembrano stranamente reali. Questo periodo inquietante può durare un anno o più e non è detto che porti alla schizofrenia conclamata.

Questa malattia cronica grave in Italia colpisce circa 250.000 persone e porta

a una drastica diminuzione dell'aspettativa di vita rispetto alla popolazione generale. Una condizione che riguarda circa 3,5 milioni di persone in Eurpopa e approssimativamente 24 milioni (stima Oms) a livello mondiale. La riduzione dell'aspettativa di vita va da 10 a 22,5 anni

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