martedì 17 dicembre 2024

MASS MEDIA POTERE LIBERTA'. ERCOLANI P., I mass media, Gramsci e la costruzione dell’uomo eterodiretto, FILOSOFIA IN MOVIMENTO,

 Con l’evoluzione della «società dello spettacolo» sta maturando il passaggio da una forma di dominio sui corpi a una sulle menti. L’individuo, sotto attacco nella sua sfera intellettiva, rischia di perderela capacità di agire consapevolmente e di essere soggetto della storia.                                                                                                

«Nella realtà sociale,   nonostante tutti i cambiamenti, il dominio dell’uomo sull’uomo è rimasto il continuum storico che collega la Ragione pre-tecnologica a quella tecnologica» H. Marcuse[ref](1964: 144)[/ref]

Uno degli ambiti di studio e azione più importanti della filosofia marxista è consistito nell’analisi delle forme di dominio del più forte sul più debole, la grande intuizione di Antonio Gramsci, e quindi uno dei suoi lasciti più fecondi, risiede nell’aver compreso come, con il Novecento, il terreno su cui si svolgevano – e si sarebbero svolte – le nuove forme di dominio non era più dato dal solo contesto strutturale, ma avrebbe interessato la sovrastruttura ideologica[ref]

RITI COSTUMI FESTE. GRAMSCI A., Odio il capodanno, AVANTI, 1 gennaio 2016

 Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.

Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.

Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna.

giovedì 12 dicembre 2024

VIROLOGIA AVIARIA NUOVE PANDEMIE. ZORZETTO D., Allerta aviaria, il virus contagia un secondo bambino negli Usa. Test obbligatorio sul latte, LA STAMPA, 12.12.2024

 Dopo il caso dei due bambini di 1 anno infettati dalla nuova mutazione A/H9N2 del virus dell’aviaria in Cina, l’allerta si sposta di nuovo negli Usa, in California per la precisione. Qui, all'allarme scattato la settimana scorsa per il primo caso di H5N1 registrato in un bambino (in tutti gli Stati Uniti) se nè è aggiunto un secondo. Il Dipartimento alla salute della contea di Marin sta investigando su quello che appare come un nuovo contagio, senza cause apparenti, in un giovanissimo. Le analisi sul virus H5N1 nel primo bambino hanno evidenziato che si tratta di un ceppo simile ha quello che infetta gli allevamenti di bovini da latte. Ma non esistono indicazioni di alcun contatto tra questi bambini ed eventuali mucche contaminate.

Intanto anche in Arizona sono stati scoperti i primi due contagi a persone di H5N1: ma in questo caso entrambi i pazienti erano stati esposti a pollame infetto. Il numero di americani che hanno contratto l'influenza aviaria è così salito a 60

BIOLOGIA VIROLOGIA LONGCOVID. ZORZETTO D., Long Covid, scoperta la causa dei danni ai polmoni, LA STAMPA, 12.12.2024

i alza il velo sui meccanismi che si nascondono dietro ai problemi polmonari che affliggono i pazienti con Long Covid. Sono l'infiammazione di basso grado e l'attivazione piastrinica le cause principali dei danni che il virus provoca ai polmoni. Una scoperta italiana, firmata dai ricercatori del Centro Cardiologico Monzino e dell’Università degli Studi di Milano. Il team è guidato da Marina Camera, responsabile dell’Unità di ricerca di Biologia cellulare e molecolare cardiovascolare del Monzino, nonché professore di Farmacologia all’Università Statale di Milano, e ha lavorato in collaborazione con i clinici del Centro Cardiologico Monzino e dell’Istituto Auxologico Italiano.

NEUROSCIENZE. STUDI SULL'IMPRINTING. CAMBIAGHI M., Dai pulcini all’essere umano: ecco come l’imprinting ci accomuna, LA STAMPA, 4.12.2024

 l nostro cervello durante le primissime fasi della vita si comporta come una vera e propria spugna: acquisisce ed elabora informazioni per generare le risposte più adeguate alla sopravvivenza e, perché no, anche ad un certo stato di benessere. L’etologo Konrad Lorenz, padre della moderna biologia comportamentale, fu tra i primi a rendersi conto del ruolo chiave dell’imprinting, una forma di apprendimento che permette ai neonati di riconoscere e seguire la propria madre o i fratelli fin dai primi istanti di vita. Un aspetto determinante dell’imprinting è che avviene solo durante una fase sensibile, il “periodo critico”, che dura poche ore e, superato il quale, non si può più realizzare.

lunedì 9 dicembre 2024

PSICOLOGIA E PSICHIATRIA. LA MORTE DI E. BORGNA. ZOJA L., Borgna, il gigante silenzioso, IL MESSAGGERO, 8.12.2024

 Eugenio Borgna è morto a 94 anni. Per ricordarlo, non a caso ho sfilato dagli scaffali l’oggetto più vecchio. Un contenitore con le lettere cartacee scambiate dall’inizio di una, per me, seconda vita: quella della psicanalisi, iniziata allo Jung Institut di Zurigo. L’iperfascicolo comincia da corrispondenze con giganti che dovrebbero sostenere sulle loro spalle la nostra insostenibile postmodernità: autori mitici ai quali si scriveva su carta e che rispondevano su carta, come se in quei tempi si potesse ancora prendere foglio, penna, busta, francobollo. Il mito rispondeva, leccava il francobollo e spediva. 

IL TOTALITARISMO INTERNETTIANO E LA CONFUSIONE DOMINANTE. ERCOLANI P., l minestrone della Rete fonde tutto e confonde tutti: patriarcato, verità e antifascismo, IL FATTO, 6.12.2024

 Farebbe ridere, se in realtà non ci fosse che da piangere, vedere molte persone condividere sui social questa frase tratta da Le origini del totalitarismo della filosofa Hannah Arendt (1951): “Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l’individuo per il quale la distinzione tra realtà e finzione, fra vero e falso, non esiste più”.

RAPPORTO CENSIS ITALIA 2024. D'ERRICO S., l rapporto Censis 2024 denuncia un’ignoranza profonda: l’Italia è tornata nella subcultura, IL FATTO, 6.12.2024

 Il primo dato del Rapporto Censis 2024, presentato oggi a Roma, denuncia un’ignoranza sempre più grassa e profonda. Cultura generale? Il 50% degli italiani non sa indicare correttamente il secolo della rivoluzione francese, circa il 30% non conosce l’anno dell’unità d’Italia o quando è entrata in vigore la Costituzione, né quando è caduto il muro di Berlino, il 42% non sa quando l’uomo è sbarcato sulla Luna e il 13% cosa fosse la guerra fredda. Il 41% crede che Gabriele D’Annunzio sia l’autore de L’infinito, per il 35% Eugenio Montale sarà stato “un autorevole presidente del Consiglio degli anni ‘50”, il 18,4% non può escludere che Giovanni Pascoli sia l’autore de I promessi sposi e il 6% non pensa che Dante Alighieri abbia scritto La divina commedia. Infine, per il 35,9% Giuseppe Verdi avrebbe composto l’inno nazionale, mentre per il 32,4% la Cappella Sistina potrebbe essere stata affrescata da Giotto o Leonardo da Vinci, ma certamente non da Michelangelo.

sabato 7 dicembre 2024

SOCIO-PSICOLOGIA E MODERNITA'. FERRERO CAMOLETTO R., Una vecchia storia: il processo di individualizzazione nella seconda modernità, QUADERNI DI SOCIOLOGIA, 32, 2003

 Qual è la ragione di questo slancio verso il più estraneo dei continenti perché il più ovvio, il più sacro, il più pericoloso: il continente del proprio sé? Che cosa spiega questo movimento apparentemente del tutto individuale e tuttavia addirittura schematico, questo ardore, quasi possessione, questa prontezza al dolore, mancanza di riguardo e piacere, con cui molte persone strappano le radici dalla terra da cui sono scaturite per guardare se queste radici sono anche veramente sane? [...] Perché, dunque, molti milioni di persone, in molti paesi, decidono [...] semplicemente di vivere per sé, di seguire il sogno di indipendenza, cambiamento, poliedricità, per aprire sempre nuove pagine dell’“io” anche quando questo sogno ha assunto da lungo tempo i tratti di un incubo? È questa una sorta di epidemia di egoismo, una febbre dell’io [...]? (Beck & Beck-Gernsheim1)