martedì 16 agosto 2016

REGNO UNITO. PEDAGOGIA PSICOLOGIA. ADOLESCENTI INFLUENZA SOCIALE OSSESSIONE COSMETICA E MODELLI DA IMITARE. C. BELLONI, I ragazzi vittime dell’immagineAllarme per gli adolescenti, CORRIERE DELLA SERA, 16 agosto 2016

Andare in crisi per il proprio aspetto fisico non è più una prerogativa solo delle ragazze. Secondo una recente ricerca inglese, infatti, gli adolescenti maschi soffrono della stessa ansia per il loro aspetto e, come le coetanee, arrivano a sviluppare disordini alimentari e tensioni
anto che diverse associazioni di volontariato, che si occupano di salute ed educazione, hanno deciso di fare appello al mondo della scuola per cercare di prevenire i rischi.






Secondo la ricerca compiuta su un campione di mille allievi tra gli 8 e i 18 anni, il 55 per cento dei ragazzi sostiene di essere pronto a cominciare una dieta pur di sembrare più bello. Anche l’esercizio fisico esasperato per ottenere una forma migliore viene considerato come un’opzione concreta dal 48 per cento dei teenagers, che per il 56 per cento sono convinti che soffrire di disordini alimentari, come anoressia e bulimia, sia tipico dei giovani della loro età e, in qualche modo, accettabile.
Un dato che preoccupa non poco gli esperti di salute ed alimentazione, anche alla luce del fatto che in Gran Bretagna i disordini alimentari, un tempo propri solo del pubblico femminile, sono in aumento tra i maschi
In base alle informazioni e testimonianze raccolte dalla associazione di volontariato Mgedt (acronimo della frase Men get eating disorders too!, che significa letteralmente Anche gli uomini hanno problemi di disordini alimentari) in Gran Bretagna nel 2004 un milione e 600mila persone avevano problemi di bulimia ed anoressia e l’11 per cento erano maschi. .
Ma la tendenza è andata aumentando e lo scorso anno il Royal College of Practitioner ha riscontrato un 66 per cento di aumento delle ammissioni ospedaliere di uomini e ragazzi con difficoltà di questo genere, segnalando come le insicurezze comincino intorno ai 14 anni. Secondo l’associazione si tratta solo della punta dell’iceberg, perché spesso i maschi faticano a parlare di certe cose
Una valutazione confermata dai dati dell’ultima ricerca, in base alla quale il 56 per cento dei ragazzi ha dichiarato di sentirsi in difficoltà ad affrontare questi temi con gli insegnanti, mentre il 29 per cento prova disagio a manifestare il proprio stato anche quando si trova solo con i propri genitori.

Eppure per la maggior parte degli adolescenti maschi l’aspetto fisico è fondamentale e importante per l’accettazione, anche perché secondo il 23 per cento di loro il corpo maschile perfetto esiste, ha delle caratteristiche precise ed è la meta verso cui tendere, con ogni mezzo, dall’ossessione per la palestra a quella per il cibo.
Ad analizzare bene l’ambiente per i ragazzi inglesi, come probabilmente per quelli italiani, il desiderio di un’immagine impeccabile viene suscitato in tanti modi diversi. Una specie di assedio. Anzitutto ci sono le pressioni da parte degli amici, come sostiene il 68 per cento degli intervistati.
Per il 57 per cento i social media sono il vero veicolo dell’immagine da imitare, mentre il 53 per cento confessa di essere influenzato dalla pubblicità e il 49 per cento dalle foto delle celebrità che si trovano on line, sui giornali o in Tv.
Un bombardamento costante, contro il quale esiste solo la difesa del rafforzamento del carattere e dell’autostima. Che però vanno coltivati con l’aiuto di genitori e insegnanti. Per questo gli estensori della ricerca invitano le scuole e le famiglie a scendere in campo. Seguendo tre linee principali di condotta. Anzitutto fornire a docenti e genitori strumenti adeguati per identificare i problemi di autostima e di insicurezza che potrebbero sfociare in disturbi psichici e disordini alimentari. Poi promuovere iniziative che aiutino i ragazzi a capire che le immagini che vedono in tv o sui giornali sono ritoccate e manipolate quindi non corrispondono alla realtà. Infine, fare pressione sul mondo dei media, della pubblicità e dell’informazione perché offrano modelli di uomini dalle forme e dalle caratteristiche diverse, in modo da rendere piu ampio lo spettro di bellezza cui i ragazzi si devono riferire.
Tre indicazioni approvate anche dal sottosegretario di Stato che si occupa di donne, uguaglianza e giovani, Caroline Dinenage, che ha deciso di porre attenzione al problema e di coinvolgere gli educatori su questo progetto. Con le scuole, ovviamente, in prima linea.

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