venerdì 11 marzo 2016

ANTROPOLOGIA. SUICIDI FRA I NATIVI CANADESI. M. RUBINO, Allarme suicidi fra i nativi canadesi: 140 tentativi in due settimane, LA REPUBBLICA, 11 marzo 2016

Sei suicidi negli ultimi due mesi e 140 tentativi nelle due ultime settimane. È allarme nella riserva indigena di Cross Lake, in Canada, al punto che la comunità autoctona ha dichiarato lo stato di emergenza e ha chiesto aiuto al governo federale. Il tasso di suicidi tra i giovani nativi canadesi, infatti, è tra i più alti al mondo. Ma nelle ultime settimane il fenomeno ha assunto quasi l'aspetto di "un'epidemia" fra i Pimicikamak, uno dei gruppi più popolosi di aborigeni della Provincia.
http://www.pimicikamak.ca/



La comunità di Cross Lake, situata a 500 chilometri a nord di Winnipeg, capoluogo della provincia canadese di Manitoba, è composta da 8.300 persone. La comunità ha impiegato finora ogni risorsa possibile per salvare vite umane: "Abbiamo utilizzato il clero, i nostri anziani, gli infermieri e i medici locali - ha spiegato il capo dei Pimicikamak, Shirley Robinson - ma non abbiamo abbastanza personale per raggiungere tutti".

Molti i problemi che affliggono la riserva: un tasso di disoccupazione dell'80%, alloggi sovraffollati (con un caso di ben 27 persone nella stessa casa), dissesto ambientale per la costruzione di una centrale idroelettrica che ha trasformato il territorio in uno scolmatore. La comunità ha chiesto al governo nell'immediato almeno sei operatori della salute mentale, uno psicologo infantile e un terapeuta della famiglia. A lungo termine, la riserva ha richiesto la costruzione di un ospedale e strutture ricreative per i giovani. "Ogni minuto che passa - ha detto ancora Shirley Robinson - ciascuno di noi teme di perdere un'altra persona cara. Siamo in lutto".

ll ministro provinciale per gli Aborigeni Eric Robinson ha detto di aver parlato con il ministro federale per gli Affari indigeni Carolyn Bennett ed i due livelli di governo stanno facendo quello che possono per aiutare la comunità. Già a dicembre 2015, il premier Justin Trudeau aveva promesso di migliorare le relazioni con le comunità indigene per affrontare i problemi relativi a povertà, criminalità e salute, e ha lanciato un'inchiesta sui casi di scomparsa e uccisione di donne aborigene.

I
nativi del Canada, circa un milione e mezzo di persone, hanno i livelli più elevati di povertà e una speranza di vita inferiore a quella degli altri canadesi. Inoltre sono più spesso vittime di violenti reati, dipendenze droghe e alcool e incarcerazione.

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