sabato 12 marzo 2016

SCUOLA ITALIANA E SONDAGGI PROVOCATORI. IL CASO MILANO. CAVADINI, ROSSI, Leonardo, liceo diviso dal sondaggio Altolà dalla maggioranza dei prof, CORRIERE DELLA SERA, 12 marzo 2016

I professori bocciano il «sondaggione» preparato dagli studenti. E al liceo scoppia la protesta, a colpi di ironia. Succede in via Respighi, allo scientifico Leonardo da Vinci. La redazione di La Bohème, il «giornale studentesco leonardiano», elabora un questionario: una cinquantina di domande per «avere un’idea più completa della nostra scuola e della fauna studentesca che la compone». Come un selfie, di una generazione. Nella premessa si parla di domande anche «molto personali» ma è garantito l’anonimato e si può anche non rispondere a tutto.


In effetti il questionario esplora ad ampio raggio la vita degli studenti, compresi alcuni aspetti delicati. Si parte con la vita scolastica («Come ti trovi con i tuoi professori?» «Con quanti leonardiani fuori dalla tua classe sei in buoni rapporti?») per poi passare alla sezione titolata «Sesso, droga e rock’n’roll». I promotori sostengono che questi temi non siano più «un tabù». Le domande sono dirette: sull’identità e sulla sessualità e, poi, sull’uso (e abuso) di droghe e alcol. Per esempio: «Ti definisci eterosessuale, omosessuale, bisessuale, transessuale o altro? Quando hai avuto un rapporto sessuale l’ultima volta? «Hai mai fatto uso, o fai uso, di Marijuana o derivati? Ogni quanto ti ubriachi (al punto di compromettere le tue capacità psico-fisiche)? Ogni quanto bevi con lo scopo di ubriacarti»? E colpisce il fatto che, se per le droghe e il sesso viene usata una formula ipotetica, l’alcol viene dato per scontato.
Non sono meno dirette le domande della sezione «politica, religione, il mondo e la società in generale». Ai leonardiani viene chiesto: «Ti definiresti: di destra, di sinistra, di centro? Trovi che il Leonardo sia orientato politicamente? Ritieni il fenomeno dell’immigrazione una minaccia per il Paese? Sei d’accordo con il matrimonio per le coppie omosessuali? Sei favorevole alla legalizzazione delle droghe?». E poi la sequenza su cui, secondo gli studenti, sarebbe scattato più energicamente il disappunto di alcuni docenti: «Ti definisci: cattolico praticante, cattolico credente, credente di altre religioni, agnostico, ateo? Trovi che l’insegnamento della religione cattolica sia sbagliata o insensata/giusta, ma svolta male/giusta e svolta bene?».
Altre domande riguardano il mondo dell’informazione, la vita familiare e il tempo libero. «Quanto ti ritieni informato su quello che succede nel mondo? Quanti libri leggi all’anno? Che musica ascolti? Con che mezzo vai a scuola? Vivi in una famiglia “tradizionale” (con due genitori biologici sposati)? Quante case di villeggiatura possiede la tua famiglia? Hai amici di cui ti fidi? Da quando sei al liceo, ti sei mai sottoposto a psicoanalisi o psicoterapia? ». Insomma, la vita degli studenti — sono più di millecento gli iscritti al Leonardo — riassunta in un questionario.
Ma i ragazzi chiedono che a ciascuna classe venga offerta la possibilità di dedicare dieci minuti per andare ai compilarlo nell’aula informatica. La proposta passa dal collegio docenti, dove — a porte chiuse — si consuma la spaccatura tra i professori: 26 favorevoli e 29 contrari. Gli studenti protestano : «I docenti ritenevano inappropriate alcune domande e hanno stabilito che alcuni progetti non sono da portare avanti a scuola». La preside del Leonardo da Vinci, Luisa Francesca Amantia, spiega così il voto contrario della maggioranza: «Non è un no sui contenuti. Hanno preferito far svolgere il sondaggio fuori da scuola perché i ragazzi avessero maggior consapevolezza». Il testo è arrivato anche sul tavolo della dirigente: «Non ho visto nulla di eccessivo — dice —. E aspetto di leggere i risultati sul giornalino del liceo».
Intanto i leonardiani hanno risposto al no dei prof con ironia: «Quali domande troverebbero la loro approvazione? — si legge sulla pagina Facebook del giornale scolastico — potete stampare e appendere il foglio con la vostra domanda sul muro delle scale». E i primi suggerimenti sono già arrivati: «Per te il sesso è maschile/femminile, impuro, il cosa? E la cicogna?».

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